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LE NOVITA’ DELLA LEGGE DI BILANCIO 2021 SULLE LOCAZIONI BREVI

La legge di Bilancio 2021 ha introdotto importanti novità per le locazioni brevi dal punto di vista fiscale.
Facendo un passo indietro è doveroso ricordare che per “contratti di locazione breve” si intendono i contratti che sono stati conclusi dal 1° giugno 2017 da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, di durata non superiore a 30 giorni.
Con la legge di Bilancio 2021, appunto, sono state apportate delle variazioni in merito e la novità di maggior rilievo riguarda in particolare i proprietari di più immobili, in quanto, la disciplina fiscale delle locazioni brevi che comporta una tassazione agevolata è applicabile soltanto se si tratta di locazione breve per non più di quattro appartamenti per periodo d’imposta.
Il legislatore ha, dunque, tacitamente inserito una presunzione legale assoluta, secondo la quale l’attività di locazione di oltre quattro unità abitative per uno stesso periodo d’imposta di riferimento deve essere considerata come attività d’impresa.
Si precisa che tali disposizioni trovano applicazione anche per i contratti stipulati tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare oppure tramite soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di appartamenti da condurre in locazione.
Nel merito, la variazione per chi è proprietario consiste nel fatto che la tassazione agevolata per gli affitti o le locazioni brevi nel corso dell’anno, pari alla cedolare secca del 21%, vale solo per chi affitta non più di quattro appartamenti per periodo d’imposta, come sopra anticipato.
In altre parole, per chi affitta oltre il limite massimo suddetto, seppur per un breve periodo, automaticamente si ritiene attività d’impresa, dal momento che ne consegue l’obbligo di apertura di una partita IVA.

Avv. Filippo Martini
Delegato Confabitare Imola e circondario