La normativa sugli affitti brevi, che ricordiamo essere una tipologia contrattuale utilizzata per affittare un immobile ad uso abitativo per una durata non superiore a 30 giorni, verrà aggiornata.
A partire dal 1 gennaio 2023, infatti, verranno introdotti nuovi obblighi che riguarderanno principalmente i dati da comunicare all’Agenzia delle entrate.
Lo scopo di queste misure è prettamente fiscale, in quanto sarà possibile avere maggiori informazioni sulle caratteristiche del contratto e sul periodo di locazione, nonché individuare con esattezza l’immobile destinato ad affitto breve – soprattutto in caso di più contratti stipulati da uno stesso proprietario.
I dati da comunicare riguarderanno: nome, cognome, codice fiscale del locatore, durata del contratto, indirizzo dell’immobile locato, importo del corrispettivo lordo, anno di riferimento, dati catastali dell’immobile.
In caso di soggetti che operano in qualità di sostituti d’imposta e applicano la ritenuta del 21% sui canoni di locazione e i corrispettivi, la comunicazione dovrà essere inviata tramite Certificazione Unica. Per tutti gli altri casi, invece, resta l’obbligo di comunicazione mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di firma e stipula del contratto.
Per quanto riguarda le sanzioni amministrative previste, la mancata comunicazione verrà punita con una multa il cui importo può variare dai 250 euro ai 2 mila euro. La sanzione pecuniaria potrà essere dimezzata solo se il soggetto provvederà ad inviare la comunicazione corretta entro e non oltre i 15 giorni successivi alla scadenza. Stesso discorso varrà per le comunicazioni ritenute
